lunedì 13 novembre 2017

the place

Ieri sera sono andato a vedere The place.
Un film sul male quotidiano, sul male minore, sulla nostra capacità di manipolare le cose per avere quel che vogliamo e che ci serve.
Sui fini che giustificano i mezzi e sui mezzi che diventano fini.
Un film cinico, ma anche sentimentale, come i nostri tempi.
E come Berlu, che l'ha prodotto.
E come i suoi elettori (ed anche come gran parte di quelli che non lo votano e scelgono Renzi, il piccolo Berlu, ma sinistro...).
Un'etica spregiudicata, della convenienza e della compassione, dell'utile e della commozione.
Una vita umana senza senso e senza amore, sola e disperata, in attesa di qualcosa che teme e che dovrebbe desiderare, e meno timorosa di fare proprio quel che dovrebbe temere.
Ed in tutto questo, un'etica pret a porter, un relativismo assoluto a senso unico, senza uscita.
Da vedere.

I politici non hanno più il ruolo di santoni, di risolutori, di maghi, di problem solver, di guaritori.
Come invece ha il protagonista del film.
La maggioranza non ci sta più e non va più neppure a votare.
Ma continuano a fare promesse, e molti continuano a crederci.
Diavoli o dei che siano, qualcuno gli sta ancora dietro.
Come andranno a finire le prossime elezioni ?
Mi regolo su quel che so e sulla logica delle cose, anche se qui da noi non sempre accadono le cose più logiche.
Renzi non se ne fa nulla di essere segretario del PD se non diventa anche capo del governo.
Ma non può più diventarlo: se non fa alleanza con gli altri sinistri non supererà il 25%, e se fa alleanza con loro è impossibile che possano sceglierlo come premier.
Quindi c'è da aspettarsi molto casino da parte sua.
Secondo me preferirà andare da solo o con il solo Alfano, per poi fare un governo di minoranza non contrastato da Berlu, che comunque gli garantisce uno spazio politico ed una politica di centrodestra, come piace a lui.
Renzi non può fare una politica di sinistra e proseguirà ad andare a destra, perchè è un'opportunista e la realtà sta andando a destra.
Comunque, è messo molto male, ormai.
Potrebbe resuscitare solo se Berlu ne avrà bisogno e lo aiuterà, rendendogli il favore appena ottenuto: Berlu, senza Renzi, non sarebbe mai resuscitato.

Ma resterà fregato, perchè vincerà la destra, e sarà lui a dover dipendere da Berlu, che dipenderà sempre più da Salvini e Meloni (inoltre, ad un certo punto, infine, anche Berlu dovrà morire, e allora...)
Renzi tenuto per le palle da Berlu, che è tenuto per le palle dalla destra estrema, che sarà tenuta per le palle da Draghi.
Bella prospettiva.

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