lunedì 2 ottobre 2017

Stati di guerra

Si sa che la stupidità del dominio al tramonto supera ogni limite già prima toccato in fasi di quotidiana gestione dei suoi sudditi.
Nell'emergenza, la logica si fa illogica, l'unico obiettivo diviene quello di tenere il controllo ed il potere in quanto tale, di dimostrare chi ce l'ha e chi non può averlo.
L'unica forma di potere che gli Stati conoscono, in queste fasi, è quella militare.
Nella sua modalità scoperta, ingenua e stupida (quella utilizzata ieri da Rajoy) e in quella coperta ed occulta (servizi segreti, attentati terroristici, macchina del fango), che non tarderanno a venir fuori anche in Catalogna.
Nonostante l'aggressività della polizia, la gente è riuscita a mantenere un indubbio atteggiamento non violento ed il movimento è riuscito per ora a rigettare la violenza tutta sul fronte avversario, acquisendo il consenso delle maggioranze silenziose vagamente liberal.
Importante è stata anche la scelta dei mossos di non interferire e di lasciar fare ai loro colleghi madrileni.
Ma quanto potrà durare tutto questo ?

Ben più astuta è sempre stata (e lo sarebbe stata anche questa volta) una forma di accettazione-tolleranza di quel che stava ineluttabilmente accadendo: così come già verificato più volte con i referendum in Italia, e come di fatto è avvenuto bellamente in Grecia e sta ora avvenendo con la Brexit: far svolgere le consultazioni popolari e poi -a voto avvenuto- semplicemente fottersene altamente, diluendo e procrastinando ad libitum le sue conseguenze, escogitando clausole infinite ed eccezioni da consumati legulei, inventando continue e sapienti manipolazioni, al fine unico di neutralizzarne di fatto qualunque esito o addirittura di stravolgerne la direzione in senso opposto.
Soltanto un politico poteva essere più stupido di Aznar ed era Rajoy.
I fatti di questi giorni lo dimostrano ampiamente, ancora una volta.

Ma quel che sta avvenendo (ma soprattutto quel che non sta avvenendo) in Catalogna non riguarda soltanto il governo spagnolo (che inevitabilmente, già debole, -se la politica avesse ancora un senso- dovrebbe cadere a breve per indegnità morale e manifesta inadeguatezza; ma sarà così ?).
No, questi giorni manifestano anche l'ingresso definitivo dell'Unione Europea nel tunnel della sua fine: un'Europa muta, assente, trincerata dietro i legalismi burocratici, portavoce di Stati e non di popoli, di oligarchie politico-finanziarie e non di istanze democratiche.
Tutto questo si sapeva, si diceva già:: ma ora è lampante, anche per chi non lo ammetteva ancora.
Le democrature europee sono ormai dei regimi incompatibili con la democrazia.
E come tali, pur essendo formalmente legali, non possono più essere considerate legittime, né legittimate a governarci.
La rivolta catalana è una rivoluzione dall'alto, con forti tratti di ambiguità e di opportunismo.
A breve, mostrerà la corda.
Ma il segnale generale, per tutti noi, è chiaro.
Delinea il futuro prossimo delle lotte politiche nel cuore del nostro continente.







Nessun commento:

Posta un commento