venerdì 13 ottobre 2017

scimmie

In una riserva nei pressi di Kinshasa si è deciso recentemente di far mescolare due gruppi di bonobo che erano fino allora vissuti separatamente...
E' noto che nei giardini zoologici gli scimpanzè estranei devono essere tenuti del tutto separati finchè non hanno familiarizzato, poiché altrimenti si rischia un bagno di sangue.
I bonobo della riserva, invece, producevano un'orgia.
Essi si mescolavano liberamente, trasformando potenziali nemici in amici.
'Il modo migliore per distruggere un nemico è quello di farselo amico', amava ricordare Lincoln.
Mi fu mostrato anche un gioco tra un maschio e una femmina appartenente a un gruppo esterno, nel quale la femmina inseguiva un maschio e gli afferrava i testicoli, mentre entrambi correvano intorno a un albero, senza che ci fosse alcuna chiara tensione fra loro. Isabel, la zoologa, commentò che proprio da qui doveva derivare l'espressione 'tienilo per le palle'!

Un giorno assistetti a un litigio tra bonobo a proposito di una scatola di cartone: un maschio e una femmina si inseguivano intorno a una scatola di cartone e si colpivano vicendevolmente; a un certo punto la loro lotta era finita e stavano facendo l'amore!
Ho da allora visto i bonobo fare l'amore in tutte le posizioni immaginabili, e persino in alcune che ci riesce difficile immaginare (come a testa in giù e piedi in su, appesi per i piedi...)
L'osservazione più significativa sul sesso dei bonobo è che esso è estremamente irregolare e molto ben integrato con la vita sociale. Non è questo il modo in cui la maggior parte di noi guarda alla sua vita amorosa, essendo noi vittime di una quantità di complessi, di ossessioni e di inibizioni. Alcune persone non riescono neppure a far sesso con la luce accesa!
Quanto più si osservano i bonobo tanto più il sesso comincia ad assomigliare a qualcosa come controllare la propria mail, soffiarsi il naso o dire ciao. Un'attività di routine.
Noi usiamo le mani per salutare, come quando stringiamo la mano a qualcuno, mentre i bonobo praticano una sorta di 'stretta di mano genitale'.
La loro attività sessuale è fulminea, misurandosi in secondi, non in minuti.
Noi associamo un rapporto sessuale con la riproduzione e con il desiderio, ma nei bonobo soddisfa ogni sorta di bisogno. La gratificazione non è sempre lo scopo dell'atto sessuale, e la riproduzione è solo una delle funzioni. Ciò spiega perchè si impegna in esso una grande varietà di combinazioni di partner.

Il mio interesse per il modo in cui gli scimpanzè si riconciliano dopo un conflitto ebbe origine in parte perchè mi rifiutavo di considerare l'aggressività come un elemento intrinsecamente negativo.
Il comportamento aggressivo era considerato come 'asociale'. Io non riuscivo ad accettare questa nozione. Vedevo baruffe e scontri come un modo per negoziare relazioni ed ero disposto a considerarli distruttivi solo se mancavano inibizioni o se nessuno tentava successivamente di ripristinare buoni rapporti. I maschi di scimpanzè sono per lo più concilianti e in effetti sono molto migliori delle femmine nel ridurre le tensioni per mezzo di una lunga sessione di grooming con il loro massimo rivale. Tenere il broncio non è una cosa da maschi.

Non appena un bonobo ha subito anche un minimo torto sarà attorniato dagli altri che verranno a ispezionarlo, leccarlo o sottoporlo a grooming.
Rilling e collaboratori conclusero che i bonobo hanno un cervello empatico: 'Noi suggeriamo che questo sistema neurale sostenga non solo un'accresciuta sensibilità empatica, ma anche comportamenti come il sesso e il gioco che servono a dissolvere la tensione, limitando così lo stress e l'ansia a livelli favorevoli all'adozione di un comportamento prosociale'.
Noi umani condividiamo con scimpanzè e bonobo circa il 95-99 % del nostro DNA.
La recente pubblicazione del genoma dei bonobo conferma che noi umani condividiamo con i bonobo geni che non condividiamo con gli scimpanzè, ma che abbiamo anche geni in comune con gli scimpanzè che non condividiamo con i bonobo.
Noi siamo 'scimmie bipolari'. Nei nostri giorni migliori siamo amabili come i bonobo, mentre in quelli peggiori siamo dispotici e violenti come posso essere gli scimpanzè.


(Frans De Waal, Il bonobo e l'ateo, 2013)

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