giovedì 10 agosto 2017

nota bene

La migrazione è un processo inarrestabile e va affrontato in quanto tale.
Non ha senso e ci complica le cose prendersela con i migranti o con i trafficanti o con le ONG, con leggi o provvedimenti ad hoc.
La soluzione, a valle, c'è, l'unica legge che ci sarebbe da fare: rendere legale e gestire regolarmente il trasbordo, togliendolo sia agli schiavisti che ai salvatori.
Ma ci servono gli uni e gli altri, e i migranti servono ad entrambi. Quindi, niente.

Altra frase che non serve a nulla, se non a mistificare: 'aiutiamoli a casa loro'.
Come se il problema di casa loro non fossimo proprio noi.
Il problema di casa loro è a casa nostra: sono i nostri stili di vita, le predazioni coloniali di ieri e di oggi, gli inquinamenti e i cambiamenti climatici, le guerre: tutto questo crea -forzatamente- l'esodo.
Loro partono e scappano da lì, ma i problemi partono da qui.

Altro non senso: continuare a distinguere tra migranti legittimi ed 'economici'.
Le migrazioni, soprattutto le nostre, sono sempre state economiche.
Paragonare i morti di Marcinelle agli esuli di oggi espone un nervo scoperto.
Dà fastidio ricordare le nostre emigrazioni, non certo dettate da guerre o disastri climatici.
Gli italiani sono decine e decine di milioni in tutto il mondo.

Altra pericolosissima svista: pensare di risolvere la faccenda di nuovo con i respingimenti a monte.
Per uno che ne dissuadi definitivamente (e poi, perchè ?), sette la ritenteranno di continuo, e due si incazzeranno con noi ancora di più e alla prima occasione si voteranno all'Isis e ci combineranno altri attentati appena arriveranno qui.
Ma forse anche questo serve al potere dominante: il terrore, sì.

Altra parola che va di moda: accoglienza sostenibile.
Visto che lo sviluppo sostenibile (che proteggerebbe loro da noi) non si può fare, siamo passati all'accoglienza sostenibile (quella che, come sempre, protegge noi da loro).
Troppo facile, cari lombardo-veneti del menga.
L'accoglienza è insostenibile e disumana, sì, ma per quei poveracci.
O pensiamo che gli faccia piacere starsene in paesetti isolati, in strutture stracolme e disorganizzate, senza soldi, circondati da poliziotti e diffidenza, in attesa di fare gli spacciatori, gli spazzini o gli espulsi ?








1 commento:

  1. Todo migrante parte porque en su país de origen no tiene los medios para alcanzar una vida digna. Por tanto todos son migrantes económicos. En tanto que su presencia en el país de acogida tiene un impacto, todos son migrantes políticos. Las causas (razones de clase, guerra, cambio climático, etc) no son aisladas. El juego semántico con las personas que migran suele sostener un posicionamiento moral.

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