mercoledì 19 aprile 2017

campane a morto

La democrazia elettorale e rappresentativa va a rivelare sempre più il suo carattere oligarchico ed anti-democratico.
Le democrature (dittature 'democratiche') si diffondono nel mondo, e non sono solo una degenerazione all'interno di paesi storicamente poco inclini alla democrazia, come Russia e Turchia, ma vanno a definirsi chiaramente anche nei paesi che si fregiano del titolo di suoi iniziatori (Inghilterra, Francia, Stati Uniti).
Il processo non si è avviato con la neo-globalizzazione odierna, ma ha una lunga storia, che permea i processi di espansione coloniale ed imperialistici di quegli stessi paesi che al loro interno si ammantavano di principi repubblicani e democratici e che, d'altronde, per molti versi ha sempre attraversato la stessa dinamica interna delle costituzioni formali e materiali degli stati d'occidente (guerre civili e sperequazioni evidenti tra classi e ceti sociali, esclusione sociale e xenofobia, polarizzazione e gerarchizzazione delle differenze...).

Oggi assistiamo, inermi ed inerti, ad ulteriori passaggi di questi processi.
Passaggi che se da un lato paiono rappresentare plasticamente la realizzazione completa di quella storia (la globalizzazione senza regole altro non è che questo, in fondo), dall'altro esplicitano sempre più la catastrofe di quei riferimenti, seppur formali, che ne hanno caratterizzato la sua auto-narrazione (l'uguaglianza, i diritti, le convenzioni internazionali, i patti federativi, le negoziazioni diplomatiche e le mediazioni; in una parola: la 'politica').
Quel che da tempo accade in Russia e da alcuni anni in Turchia si erge a modello per tutte le autoproclamatesi democrazie occidentali nel prossimo futuro:che vinca ancora per una volta -l'ultima, direi- il candidato che coagula intorno a sé la paura della destra estrema (come appena accaduto in Olanda e probabilmente avverrà ancora una volta in Francia intorno a Macron) o che (come appena avvenuto con Trump) vada davvero a conquistare subito la maggioranza il neofascismo lepenista o il cerchio magico grillino, la fine dell'illusione democratica è ormai un fatto compiuto..

E si è trattata di una doppia, terribile, illusione.
La prima è che la democrazia potesse esistere in politica e in punta di diritto, ma non dovesse e potesse essere realizzata nell'economia, nell'istruzione, nel lavoro, nelle relazioni internazionali.
La nostra vita materiale è tutto fuorchè democratica, e tale è rimasta, al di là dei nomi che abbiamo saputo dare ai nostri regimi politici.
La seconda è che la democrazia coincidesse con il voto, nell'illusione che l'esercizio di questo diritto ci salvaguardasse dal rischio di ritrovarci dentro domini aristocratici, oligarchici o totalitari.
Oggi è proprio il meccanismo elettorale, invece, a determinare la fine dell'illusione democratica.
Ma che le due cose non coincidessero (e che anzi proprio le elezioni funzionassero da sempre proprio come deterrente antidemocratico) è stato subito ben chiaro ai padri fondatori delle repubbliche francesi e americane.
E non è un caso che la democrazia ateniese limitasse al massimo le pratiche elettive e si affidasse di regola al caso e al sorteggio per designare i suoi rappresentanti.
Se volete saperne di più e liberarvi dei paraocchi che ci hanno infilato addosso da secoli, leggete assolutamente il recente 'Contro le elezioni' di David Van Reybrouck (Feltrinelli, 2015).
Ma perchè queste cose non le impariamo a scuola ?
La risposta è ovvia: perchè capiremmo troppo facilmente che ci hanno -da sempre- fregato.

PS: A proposito di fregature, avete visto i due nuovi spot di Conad e Ubi-banca?
Nel primo il sistema di videocontrollo aiuta il commesso factotum a rintracciare la piccola proprietaria dell'orsetto di peluche, da lei perso sotto gli scaffali.
Nel secondo, una neonata viene definita 'cliente della banca da 51 giorni', e messa insieme agli adulti e agli anziani che già da decenni sono già amorevolmente accolti e sostenuti dalla banca stessa.
I due sistemi più antidemocratici e più totalizzanti della nostra vita attuale (il controllo video-informatico e la finanza) si propongono come soggetti di cura e di sostegno alle nostre vite, a nostro esclusivo servizio.
Accade ed è accaduto così anche per i più potenti abbindolamenti di cui l'umanità sia mai stata capace: le Chiese e i partiti politici.
Il dominio attraverso la cura, l'oligarchia attraverso la partecipazione, il potere attraverso il servizio, la schiavitù attraverso la libertà, la malvagità attraverso la bontà, l'odio attraverso l'amore.











1 commento:

  1. Orwell ne aveva parlato ma si pensava fosse un romanzo non un saggio. Ah, l'uso criminogeno delle parole!
    Moretti si ostinava a ripetere "le parole sono importanti" e invece lo e' l'intenzione che si nasconde tra esse.

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