lunedì 26 dicembre 2016

GLI INCORREGGIBILI CORRETTORI




 

Ieri mi è arrivato un sms da Wind. Mi invitava a rispondere per accedere ad una promozione natalizia che concedeva minuti illimitati verso i telefoni Wind per un mese.

Vedo che dovrei scrivere ILLIMITATI SI (in maiuscolo e senza accento sulla i).

Glielo scrivo in minuscolo e con l'accento, come richiederebbe la nostra lingua.

Mi rifiuta gentilmente il messaggio e mi invita a riprovare.

Correggo l'sms, scrivendolo scorrettamente ma come vogliono loro, e funziona.

Se faccio bene, vengo punito; se faccio male, vengo premiato.

E' questa la morale, my friend: is blowing in the Wind.

 

Israele ha già sbraitato all'ONU, ai paesi arabi, ed anche agli Stati Uniti che hanno sbagliato a far approvare la loro risoluzione contro l'espansionismo abitativo dei coloni in Cisgiordania.

E che con le  dichiarazioni ONU si pulirà il culo come peraltro ha sempre fatto almeno dal '67 ad oggi. Gli Stati Uniti, oggi, sono meno forti di Israele. E' Israele a rappresentare il nuovo riferimento politico-culturale per il mondo che sta avanzando attorno a noi e per quello che verrà.

Israele andrà avanti, è incorreggibile e ora sa di poter correggere il mondo; non si fermerà, e i sogni di un Medio Oriente pacificato, l'illusione di 'due popoli, due stati'  resisteranno solo nella retorica dei potenti. Salvo Trump, che dei palestinesi non saprà che farsene, e lo dice già, apertamente. Almeno, con lui, tutto sarà più chiaro a tutti.

 

Vedo i melensi Tg di oggi, Santo Natale del mercato globale.

Tutti ripieni di spirito santo, tutti fratelli che mangiano insieme (ma solo per oggi), tutti uniti ecumenicamente tra chiese e fedi che leggono insieme il Vangelo e il Corano...

Ma il Papa ci ricorda che il Natale è in preda alla mondanità.

Quando la smetteremo di fare i salmoni che mangiano salmone con i poveri una volta l'anno ?

Non se ne può più. Non c'è più neppure la finta commozione di un tempo, è ormai puro teatro.

Eppure la risposta è: mai.

Siamo incorreggibili, e pensiamo di far cambiare idea ai potenziali kamikaze con queste messinscene da avanspettacolo parrocchiale.

Siamo ancora quelli che regalano specchietti e vetrini agli indios, per tenerceli buoni, prima di sterminarli, vestendoli.

 

Sono preoccupato per quel che potrebbero proseguire a combinare insieme Putin ed Erdogan.

E per tutto quello che gli stiamo già permettendo e potranno permettersi di fare ancora.

Sul fronte interno, fanno quello che vogliono, per riportare i loro paesi all'ordine (loro).

Sul fronte esterno, stanno reimponendo Assad ai siriani, attraverso la guerra e lo sterminio di migliaia di persone. E avanzano, con le sole armi della violenza, senza che nessuno si sogni di fermarli, senza più neppure pensare di poterlo fare.

Salvo i terroristi, che anche lì però alla fine, fanno solo il loro gioco.

Quindi procedono incorreggibili, su tutti i terreni, e non trovano ostacoli né correzione alcuna.

Sino a quando? Sino a quando non toccheranno direttamente i nostri interessi e i nostri confini europei, sino a quando ammazzeranno solo ucraini, siriani e curdi.

Sino a quando non ci sarà una guerra tra 'noi' e 'loro'.

Stiamo facendo di tutto, già, per arrivare a questo.

E' un nuovo appeasement: e sappiamo com'è andata a finire la volta scorsa.

 

 

 

 

 

 

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