lunedì 28 novembre 2016

che la sinistra non sappia...



Si avvicina il referendum e con esso la vittoria del No.
E con la vittoria del No, la probabile crisi del governo Renzi.
Si dimetterà non tanto a causa del voto in sé (a lui dei voti non gliene frega niente, da sempre), quanto per l'aumento dello spread, che già risale, e la pressione crescente verso un governo tecnico imposto da Bruxelles (leggi: Francoforte).
Dalla padella alla ri-brace, insomma.
Solita storia, fritta e rifritta, per noi perenni indebitati, ricattati ad arte.
Siamo pronti per l'arrivo di Draghi in persona, che scende dall'astronave per governarci finalmente in diretta ?

In chi o cosa poter confidare per (almeno tentare di) uscirne ?
Non certo in chi, centrodestro o centrosinistro, governa attualmente gli stati d'Europa.
I vari Hollande e Merkel e Rajoy (ma anche Fillon) saranno a breve spazzati via.
Non possiamo poi certo sperare in una fantomatica sinistra extra-PiDi-mentale che neppure si intuisce all'orizzonte.
E non vedo gli spazi per un ulteriore crescita dei Cinquestelle o di Podemos.
Alla fine, lo dico a malincuore e con molti patemi, dovremo affidarci alla destra estrema per provare  a liberarci del neoliberismo finanziario e di questa Unione Europea.
Vedo tutti gli effetti collaterali, chiamiamoli così.
Ma sinceramente le cose lì stanno andando e, per un vero catastrofista, non ci verranno solo mali.
Sempre che provino a fare domani quel che dicono oggi.

Entro la fine del 2017 e gli inizi del 2018 si capiranno molte cose e ne accadranno delle belle.
L'elezione di Trump è stato il primo passo della nuova fase d'escalation.
Il referendum in Italia e il ballottaggio in Austria saranno il secondo e il terzo.
E la slavina procederà ingrossandosi man mano che scenderà verso Francia e Germania.
Per non parlare dei paesi dell'Est, che si troveranno inghiottiti tra il dissolvimento dell'Unione e la nuova ascesa russa.
E che ne sarà della Brexit ?
Insomma, un bel programmino.
E noi qui, ancora a parlare di leggi elettorali e costituzione e a far cortei o concertini per il Sì o per il No, contro la violenza sessuale o per la pace nel mondo.
Ma cosa riusciremo ad inventarci ancora, pur di distrarci ed autoconsolarci un po' ?


















Nessun commento:

Posta un commento