venerdì 4 novembre 2016

bye bye, sapiens

a. la biologia stabilisce i parametri basilari per il comportamento e per le capacità dell'Homo
sapiens. L'intera storia ha luogo entro i confini di tale area biologica;
b. questo scenario, tuttavia, è straordinariamente ampio, consentendo al Sapiens di giocare
una sorprendente varietà di mosse. Grazie alla loro capacità di creare finzioni, si Sapiens
sviluppano giochi sempre più complessi, che ogni generazione sviluppa ed elabora;
  1. di conseguenza, allo scopo di capire come si comportano i Sapiens, è necessario che noi descriviamo l'evoluzione storica delle loro azioni. Fare riferimento soltanto ai nostri limiti biologici sarebbe come se un radiocronista che segue la Coppa del Mondo di calcio facesse ai suoi ascoltatori una dettagliata descrizione del campo di gioco invece di raccontare cosa stanno facendo i giocatori. (p.54)


Uno delle poche ferree leggi della storia è che i lussi tendono a diventare necessità e a mettere in gioco altre costrizioni...
Prima ci voleva un po' di tempo per scrivere una lettera, mettere l'indirizzo sulla busta, affrancarla e portarla sino alla buca della posta. E ci volevamo giorni e settimane, magari anche mesi, per ricevere una risposta. Oggi, poso buttare giù una mail, inviarla dall'altra parte del globo e ricevere una risposta un minuto dopo. Ho risparmiato tutto quel traffico e quel tempo, ma davvero faccio una vita più rilassata ? Purtroppo no...
Qua e là c'è chi, con spirito luddista, si rifiuta di aprire un account di posta elettronica, come se migliaia di anni fa alcuni gruppi di umani si fossero rifiutati di fare gli agricoltori sfuggendo così alla trappola del lusso. Ma la Rivoluzione agricola non aveva bisogno che in ogni data regione ci fosse l'adesione di ogni gruppo umano. Bastava solo aspettare...
Poiché la vita agricola creava le condizioni favorevoli a una veloce crescita demografica, gli agricoltori di solito non avevano difficoltà a soverchiare i cacciatori-raccoglitori attraverso il semplice peso dei numeri. I nomadi potevano sempre andarsene via, abbandonando i loro territori di caccia, che sarebbero diventati così campi e pascoli, oppure attaccarsi all'aratro anche loro.
Nell'un caso e nell'altro, il vecchio stile di vita restava segnato.
La storia della trappola del lusso porta con sé una lezione importante. La ricerca che l'umanità ha sempre condotto per avere una vita più facile ha liberato forze di cambiamento immense che hanno trasformato il mondo in un modo che nessuno aveva immaginato o voluto. Nessuno ha progettato la Rivoluzione agricola o cercato la dipendenza dalla coltivazione dei cereali. Una serie di decisioni banali e contingenti, indirizzate principalmente a riempire un po' di pance vuote e a guadagnare un po' di sicurezza, ebbero l'effetto cumulativo di indurre gli antichi cacciatori-raccoglitori a passare i loro giorni a portare secchi d'acqua sotto il sole cocente. (pp.115-7)

La storia non può essere spiegata per via determinista, e non può essere prevista perchè è caotica...
La storia è anche ciò che chiamiamo il 'livello due' di un sistema caotico. I sistemi caotici si producono in due forme. Il caos di livello uno non reagisce alle previsioni che lo riguardano. Il tempo meteorologico, ad esempio.
Il caos di livello due reagisce alle previsioni che lo riguardano e dunque non può mai essere previsto accuratamente...
La politica è un sistema caotico di secondo livello..Le rivoluzioni sono, per definizione, imprevedibili. La rivoluzione che viene prevista non scoppia mai. (pp.292-3)

Si apre un enorme abisso tra i fondamenti dell'umanesimo liberale e gli ultimi ritrovamenti delle scienze della vita, un absso che non possiamo ignorare ancora per molto tempo.
I nostri sistemi liberali di politica e di giustizia sono fondati sulla convinzione che ogni individuo ha una natura interiore che è sacra, indivisibile e immutabile, che conferisce significato al mondo ed è la fonte di ogni principio etico e politico...
Tuttavia, negli ultimi duecento anni, le scienze della vita hanno scardinato completamente questo credo. Gli scienziati impegnati a studiare gli intimi funzionamenti dell'organismo umano non vi hanno trovato alcuna anima. Con sempre maggior forza, essi sostengono che il comportamento umano è determinato dagli ormoni, dai geni e dalle sinapsi, e non dal libero arbitrio...
I nostri sistemi giuridici e politici cercano in gran parte di nascondere sotto il tappeto tali scoperte imbarazzanti. Ma, in tutta franchezza, per quanto tempo possiamo conservare il muro che separa il dipartimento di biologia dai dipartimenti di legge e di scienze politiche ? (p.288)

Fin dalla Rivoluzione francese, in ogni parte del mondo si è arrivati gradualmente a considerare sia l'eguaglianza che la libertà individuale come valori universali. Valori però che si contraddicono a vicenda. L'eguaglianza può essere assicurata solo decurtando la libertà di coloro che stanno meglio. Garantire che ciascun individuo sarà libero di fare quel che desidera vuol dire imbrogliare sull'eguaglianza. (p. 203)

Da un punto di vista puramente scientifico, la vita umana è assolutamente senza senso. Gli umani sono il risultato di ciechi processi evoluzionistici che agiscono senza un obiettivo o uno scopo...
Per cui, ogni significato che possiamo assegnare alle nostre vite è semplicemente un'illusione...
Il che è piuttosto sconsolante. La felicità dipende quindi solo da un autoinganno ? (p.478)

Pare non ci sia alcuna barriera tecnica insormontabile a impedirci di creare dei superuomini...E pur non considerando quanto possano essere convincenti le argomentazioni etiche, non si riesce a capire per quanto tempo potranno impedire il passo successivo, specialmente se è in gioco la possibilità di prolungare indefinitamente la vita umana, vincere malattie incurabili e accrescere le nostre capacità cognitive ed emozionali...
Non è chiaro se la bioingegneria possa far effettivamente far rinascere i Neanderthal, ma molto probabilmente essa farebbe cadere il velo che rimane sull'Homo sapiens. Trafficare con i nostri geni non porterà per forza alla nostra distruzione, Può darsi però che, a furia di giocherellare con l'Homo sapiens, a un certo punto non saremo più dei Sapiens. (pp.493-4)

( Yuval Noah Harari, Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità, Bompiani, 2014, libro assolutamente da leggere!)





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