lunedì 27 giugno 2016

exitus

Risveglio solingo dopo una settimana di dolce ciclone vivianesco.

La Rosa di Gerico si apre pian piano, apparentemente senza muoversi, impercettibilmente si apre e si rivela verde all'interno, anfratto da tempo richiuso, protetto e silente.
Assomigli al mio corpo, ed al mio cuore.
Anche la vite canadese si erge nel balcone, alta e sinuosa, ricca di piccoli acini e fogliette, verdi e rosate.
Nel cavedio, altre foglie verdissime proliferano all'ombra.

Il primo ciclo della fisioterapia sta per finire, e le spalle cigolano meno, i tendini si stendono, i nervi pure.
Più rilassato, mi preparo ad un mese di esami e tesi (ventisette solo mie...!), ma anche ad una settimana alle Terme, e ad un nuovo viaggio in quel di Roma.
Il corpo è ricco di endorfine, placido e commosso, sommosso e in quiete.
Stanotte ho lasciato il soppalco e ho dormito in tinello, più all'aria.
Vorrei fosse già agosto, e già essere in viaggio, al fresco, tra treni, scogliere, musei e boschi.
Il caldo è già asfissiante, nonostante il vento.

Ieri abbiamo mandato le ultime correzioni di Fare il morto, e dovremmo esserci ormai.
Penultimo atto, prima della stampa, e prima di vedermelo lì, davanti agli occhi, miracolosamente, il mio nuovo pupetto.
A Sardara mi porterò gli appunti di Ludetica, caso mai avessi tempo (certamente) e voglia (chissà) per andare avanti anche su quello.

Quel che sta accadendo in Gran Bretagna dopo il sì alla Brexit è scandaloso.
Si vota e, a seconda di chi vince, si decide se vale o non vale.
Anche in Spagna, lo stallo procede, dopo le elezioni di ieri.
I paesi europei si fanno sempre più ingovernabili, polarizzati, divisi.
L'Isis non avrà bisogno di attaccarci, ci faremo fuori già tra di noi.
Per non parlare della cosiddetta Unione, che è ormai solo un ectoplasma bancario.
Renzi continua a sorridere in pubblico, ma boccheggia certamente nelle segrete stanze.
Non che ne possa venire qualcosa di meglio, a breve.
Ma meglio il caos che quest'ordine senza senso.
Sto leggendo 'La nuova ragione del mondo. Critica della razionalità neoliberista' , di Dardot e Laval. Molto interessante, completo, stimolante.











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