martedì 24 maggio 2016

destrimani

Come già accaduto in Francia alle amministrative di qualche mese fa, l'estrema destra è stata sconfitta in Austria al ballottaggio da un'accozzaglia elettorale che ha visto votare insieme i centristi (destri e sinistri) di tutto il paese.
Da notare che però ha votato poco più del 70% degli aventi diritto e che il 'verde' Van der Bellen ha vinto, si fa per dire, col 50.3 % dei voti contro il 49.7.
Muro contro muro, insomma, società divisa in due, per ora in parità sostanziale.
Ma è un'onda destinata a crescere di anno in anno.
Le guerre civili avanzano nel cuore dei nostri stessi stati.

Il benessere ha generato uno spostamento da sinistra (e della sinistra) al centro (anni 90), l'inizio della crisi ha portato dal centro a destra (primo decennio del 2000), la catastrofe ci porta da destra all'estrema destra (ora e tra poco).
Se si vive dentro una cultura di destra (profitto, schiavismo e precarietà, sicurezza, individualismo, ignoranza), non si può pensare che si vada a votare altrove.
Questi valori d'altronde sono condivisi, nella vita reale, anche da molti che proseguono a votare centrosinistra, ad es. Hollande o Renzi.
Lo stesso processo sta avvenendo in Grecia (chi potrà votare Tsipras e non astenersi o votare Alba Dorata alle prossime elezioni, se vorrà difendersi dall'UE ?), in Francia (il lepenismo finirà per vincere contro gli esangui sarko-socialisti), in Gran Bretagna (se anche non ci ci sarà la Brexit, Cameron è già scavalcato a destra nel suo stesso partito).
Discorso leggermente diverso in Spagna e in Italia, dove Podemos e Cinquestelle sono riusciti per ora ad imbarcare molto scontento e a deviarlo verso canali 'democraticamente' gestibili, seppur non tradizionali. Ma anche qui non durerà a lungo: la destra si ricompatterà a breve, e non più al centro, come è riuscito a fare per decenni Berlusconi, ma verso Salvini e Meloni.

Last but not least, quel che sta accadendo negli Stati Uniti.
I candidati 'moderati' repubblicani sono stati spazzati via dal ciclone Trump.
Avevo sempre pensato sinora che questo avrebbe favorito l'elezione della Clinton.
Ma incomincio a dubitarne.
Forse alla fine la terribile signora ce la farà: prenderà la nomination, battendo Sanders sul filo, e sarà eletta, battendo Trump, sul filo.
Ma anche gli Stati Uniti vanno irrimediabilmente verso l'estrema destra: Obama ha avuto varie chances per fare altro, forse ci ha anche provato, ma sostanzialmente ha fallito.
Se Trump dovesse vincere negli USA e l'Europa dovesse spostarsi ancor più verso destra alle prossime elezioni, ci troveremmo in pieno tecnofascismo anche nella forma, e non più solo nella sostanza (come di fatto siamo già).
Il tecnofascismo al potere, attraverso 'libere elezioni': vi ricorda qualcosa ?

NB: il fatto che abbia ripreso a scrivere di politica, non significa che non sia più distratto dall'amore...






1 commento:

  1. Citazione: "Il tecnofascismo al potere, attraverso 'libere elezioni': vi ricorda qualcosa ?"

    No, chi dovrebbe ricordare?

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