mercoledì 10 febbraio 2016

cime tempestose

C'è un temporale in arrivo sopra la città, porta novità, porta novità...
Nel novembre del 2008 cantavo spesso questa canzone di Jovanotti, anche in riferimento a quel che stava accadendo nel frattempo all'Università, la cosiddetta Onda, etc...
Proprio da allora io dato l'inizio della sperimentazione diretta, nuda e cruda, senza remore, della catastrofe.
Nella mia vita, e in quella del mondo.
'Casca il mondo!' era uscito qualche mese prima, e sapevo già che ora mi toccava viverlo...
Così è stato, e così è tuttora.

Sette anni e qualche mese dopo, ci ritroviamo in questi giorni in una nuova tempesta perfetta.
E non parlo solo delle borse mondiali.
E non solo della pioggia che è finalmente tornata a bagnarci e a benedire la terra.
Il mio silenzio postcapoverdiano e di questa ultima decade rivela e nasconde qualcosa di quel che sta passando nella mia vita ora.
Di quel che passa e di quel che sta passando, di quel che mi spassa e che sto passando.
Da tempo attendevo la catastrofe, ora ne vedo compimento e catarsi (almeno per me).
Ora mi godo questo susseguirsi di cicloni, così vivi, forti e gentili.

'Il mondo attorno è atroce, è come se il tempo si stesse spezzando...E allora non rimane che porsi le domande ultime: sull'amore, sulla paura sull'essere uomo e donna. Io lo faccio con il mio corpo svestito, perchè è quello che so fare'.

Ho scoperto in questi giorni che da sempre ho tenuto il termostato del frigo al massimo grado di freddo ritenendo invece che fosse al minimo.
Le tacche da 0 a 5 le avevo lette in crescendo, semplicemente.
Ma mi sbagliavo.
Da tempo guardavo rassegnato l'olio dei barattoli solidificarsi o il freezer ghiacciare e brinarsi eccessivamente.
Ma non avevo mai posto in dubbio le mie premesse sul funzionamento del termostato (o, in questo caso, si dice 'criostato' ?).
Ora, non da solo, ho capito: 0 significa zero gradi e da lì si va a riscaldare relativamente il frigo, sino a 5, che vuol dire 5 gradi.
Lo so che sembra semplice, e vi sembrerà stupido che non l'avessi ancora capito.
Ma su certe cose, quando andiamo in automatico, siamo davvero terribilmente, incredibilmente, drammaticamente, amabilmente stupidi.

Ti mando questa mela. Se mi ami, prendila, e dammi in cambio la tua verginità.
Ma se non vuoi, prendila ugualmente, e pensa com'è breve la stagione bella...



1 commento:

  1. Ecco che farò al rientro in casa: controllare "criostato" frigo.

    Buffo, come selezioniono le priorità tra ciò che leggo o (più in generale), la vita mi offre.

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