lunedì 2 novembre 2015

indietro, marsh!

Qualche giorno fa, alla stazione di Aveiro, sono salito di corsa su un vagone, diretto a Porto.
Tutto tornava, ma -ad un certo punto- l'orario è trascorso e non siamo partiti.
Ho scoperto che il binario veniva usato sui due sensi di marcia, e noi eravamo saliti sui vagoni sbagliati, quelli diretti a sud, verso Coimbra.
Intanto, il nostro treno verso nord partiva, senza di noi.

L'altra notte ho sognato che corteggiavo una donna e tutto andava benissimo sino al momento di andare a letto con lei.
A letto ci finiva, nel sogno, ma con un altro.
Io, anche nel sogno, non capivo perchè e come.

Non capisco anche perchè e come, ad esempio, abbia stravinto Erdogan in Turchia.
Anche in Kurdistan ha preso molti più voti di cinque mesi fa.
Eppure la situazione sembrava terribile (incarcerazione di giornalisti, terrorismo politico di stato, attentati...).
Ma la borsa sale e si brinda in nome della stabilità e della sicurezza raggiunta.
Ed ora che un uomo solo va al comando l'Europa vorrebbe aggregare la Turchia a sè.
Per renderla democratica, ovviamente.

Non capisco anche perchè e come la politica usi oggi gli indipendenti.
Quando i politici risultavano impresentabili o inadeguati, si ricorreva a un indipendente.
Prima un indipendente era un intellettuale o un giornalista.
Poi sono arrivati i magistrati.
Poi i tecnici, gli economisti e i banchieri.
Ora tocca ai prefetti.
Non capisco a cosa servano i partiti e le elezioni, se servono i funzionari dello stato per governarci.
Il prossimo stadio: i militari, direttamente, senza fronzoli.

2 novembre, giorno dei morti.
E della morte di uno che è ancora vivo, nonostante le celebrazioni: PPP
E chissà quante ne avrebbe da dire quell'uomo oggi...!
O forse no: anche lui sarebbe ammutolito, in silenzio, davanti allo sfacelo delle sue profezie realizzate.










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