venerdì 3 luglio 2015

incertitudines

E' molto difficile prendere posizione chiara e certa oggi, su molte cose, quasi su tutto, direi.
Capire davvero cosa sarebbe meglio auspicare, sperare, votare, invocare.
Ad esempio, dopo essere stato a Roma per una settimana: cosa pensare di Marino e della sua giunta ?
E' meglio che resti o che se ne vada ?
A vedere la città viene un senso di smarrimento: sembra in totale abbandono e progressivo degrado.
L'onestà (presunta) del sindaco può bastare ?
Oppure, più in generale, una metropoli è di per sè ingovernabile e tanto vale tenersi Marino come 'meno peggio' ?
D'altra parte, è abbastanza chiaro che -se cadrà- non sarà certo per le opposizioni (per quanto agguerrite), ma perchè il PD lo farà fuori, a partire dai suoi interessi e dalle sue collusioni.
Poco consolanti, insomma, una cosa o l'altra...

Prendiamo il caso Grecia: cosa desiderare dal referendum di domenica ?
Mi pare che ci si trovi tra due disastri: dire sì ( e darla vinta alla troika) e dire no (e darla vinta alla depressione, non solo economica, del popolo greco e, forse. ad una vera e propria guerra civile tra ricchi e poveri).
Per me, catastrofista della prima e ultima ora, non dovrebbero esserci dubbi: meglio il no e le sue conseguenze anti-euro ed anti UE, così com'è almeno.
Ed infatti, se fossi lì, o se mi trovassi a dover votare qualcosa del genere anche qui in Italia, credo che non avrei dubbi. Ma le incertezze restano.
Sarebbe bello se il no in Grecia riaprisse i giochi ovunque, e non portasse a soluzioni ulteriormente regressive o a ritorni al triste passato. C'è da dubitarne, purtroppo.
L'alternativa a Renzi appare Salvini, l'alternativa a Juncker appare la Le Pen.
Vale la la pena di rischiare ?
Direi di sì, ma...

E sugli immigrati ?
Farli entrare tutti, senza frontiere ?
Limitarne l'accesso ? Ma con quali criteri ?
Continuare a stare a guardare o immischiarsi ?
Starsene con loro al giardinetto ?
Limitarsi a fare elemosine e a offrirgli la doccia di casa ?
Fare il missionario in Italia ?
Andare in Africa con i frati ?
Tornare cattolici, bergogliosi di sè ? (O solo dei poveri bergoglioni ?)

E poi c'è, come sempre, la mia vita.
Riprendere a vivere o proseguire a fare il morto ?
Vivere, ma scrivendo 'Fare il morto' ?
Fare il vivo, ma sentirsi morto ?
Sentirsi vivo, ma far finta di nulla ?
Stare nel nulla e fare qualcosa ?
Non far nulla e star bene comunque ?
E poi, posso deciderlo io davvero 'come stare' e 'come stare nel mondo' ?

Boh, Mah, Beh, Forse, Se, Chissà.....

Nessun commento:

Posta un commento