mercoledì 15 aprile 2015

eppur si muove...

Eppur si muove...
Questa frase, simbolo di progresso e di evoluzione razionale, ora diventa il segno della terra che frana, che slitta, che crolla.
Ci manca la terra sotto i piedi, come si dice.
L'acqua fa il suo lavoro, a lei continuiamo ad opporre le nostre certezze di cemento, i nostri piloni, le nostre barriere d'acciaio.
Lei se ne frega, e e avanza, e smuove la terra.

E tutta quella gente che continua a fuggire, a imbarcarsi, ad affogare.
Inizia ad assillarci giornalmente, sono migliaia, centinai di migliaia, e attendono solo di partire, di arrivare qui.
E muoiono per vivere e vivono per morire.
Eppur si muovono anche loro, eppur si muove la marea, eppur si muore...

E delle nostre vite, che lentamente, gradualmente, ma inesorabilmente cadono verso il disastro.
Sì, di giorno in giorno, di anno in anno, la catastrofe avanza.
La vediamo, a tutti i livelli, ormai, manifestarsi e assediarci, senza tregua.
Le nostre vite sono accerchiate, e perdono valore ed energia e senso.
E' una lotta impari, ormai.


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