giovedì 8 gennaio 2015

contessa terrore

Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra...
(Contessa, Paolo Pietrangeli (che ce l'ha finita a lavorare per Mediaset))...

Mentre torno a casa sento di quel che è accaduto a Parigi.
E mi risuona in testa questa canzone di un tempo, di tanto tempo fa.
Siamo in guerra, dobbiamo solo riconoscerlo.
Non possiamo pensare che possiamo solo esportarla, come abbiamo fatto negli ultimi vent'anni.
Dal 2001 è stata dichiarata, e colpisce a sprazzi le nostre città e le nostre vite di gente che 'vuole restare tranquilla', mentre ammazziamo e distruggiamo e saccheggiamo ovunque.
C'è chi dice no, e al terrorismo di stato risponde col terrorismo individuale (grande e lucido ancora una volta, Papa Francesco), alla guerra degli eserciti risponde con la guerriglia degli insorti.

La religione, come sempre, è solo un pretesto.
Anche se le religioni sono e restano un problema: scherza coi fanti e lascia stare i santi, non è solo un proverbio cattolico.
Lo vediamo ogni qualvolta si provano a toccare con la satira gli ebrei o lo stesso Papa.
Non siamo ancora laici, e non siamo ancora tutti uguali davanti alla legge e alla satira.

Resta la tristezza per i giornalisti uccisi, gente viva, divertente, libera, anarchica.
Li useranno per andare avanti esattamente in ciò che aborrivano: la militarizzazione, la securizzazione, il controllo su di noi, e sulla nostra quotidianità.
Per il nostro bene, come sempre.
Ci toglieranno sempre più libertà, per garantircela.
Ma le nostre democrazie non finiranno sotto i colpi del terrore: non abbiamo bisogno dei terroristi per abiurarle e vederle soccombere.
I nemici esterni non sono necessari, e non sarebbero sufficienti, se fossimo (stati) capaci di vivere davvero la libertà e la democrazia.

L'anno inizia come è finito, se non peggio.
Gli auguri sono già tumefatti dai fatti.
Rassegniamoci: la pace -com'è giusto che sia- non è (più) roba di questo mondo.






2 commenti:

  1. http://sabellifioretti.blog.rai.it/2015/01/07/charlie-hebdo-non-e-un-problema-di-liberta-e-un-problema-di-violenza/

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