martedì 2 dicembre 2014

scatolette di tonno (cinesi)




Il Parlamento sta aprendo il Movimento Cinque Stelle come una scatoletta di tonno.
Ancora una volta l'assalto al cielo è fallito, e stanno capendo anche loro quel che il cielo è sempre stato in fondo : un inferno.

Non che gli altri stiano meglio in salute.
Il 'rischio scissione' (dei partiti, non degli interessi, che restano ben saldi e collusi) attraversa al momento anche Forza Italia e PD.
Tra esplosioni di lava e lapilli, scissioni e implosioni, scoppi frizzi e lazzi, la fantasmagorica e gattopardesca situazione politica italiana continua a frastornarci e stupirci.
Lo sport nazionale è ancora lì, ben animato, anche se il tifo e l'attaccamento alla maglia declinano alquanto.

Pure il Patto del Nazareno sembra in coma, almeno per quel che concerne le riforme annunciate.
Ben al sicuro, invece, stanno le garanzie al malfattore da parte del rottamatore e viceversa.
Napo lo sa, sente puzza di bruciato, e aria di fallimento anche per lui e per le sue trame.
E presto dovrebbe, dice, dimettersi, con o senza le riforme promesse e tanto auspicate, quelle panzane che rappresentavano il fulcro della sua infausta e inopinata rielezione.
Ci troveremo, nell'anno che viene, di fronte all'ennesimo 'ingorgo istituzionale' , divenuto ormai (come le alluvioni e i cataclismi climatici) pane quotidiano delle nostre giornate: la crisi economica, la crisi di governo, le elezioni del Presidente della Repubblica, il caos interno a tutti gli schieramenti ci terranno compagnia, statene certi, ancora a lungo...

Tutti incasinati, quindi.
Tutti, fuorchè la Lega.
Sì, perchè serve anche a Renzi, e sarebbe fantastico per lui, andare a elezioni avendo fatto il vuoto intorno a sé e nel suo stesso partito e trovandosi quale avversario principale soltanto Salvini.
Chi, anche tra molti astensionisti, non lo voterebbe, se l'alternativa fosse l'altro Matteo ?
Davanti al pericolo Lega, Renzi -al ballottaggio- verrebbe votato anche da molti berlusconiani, oltre che dai soliti conigli delle primarie PD, impauriti dal nuovo lupo che ulula dalla steppa padana.
D'altra parte, in Francia si troveranno a dover scegliere tra Sarkozy e Marine Le Pen.
Quindi, riteniamoci fortunati (e ancora 'di sinistra'), al confronto...!

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