giovedì 18 settembre 2014

le nostre gang

In un profetico pamphlet anti-Nixon del 1971, uno spumeggiante Philip Roth prende in giro il Presidente e la stampa che finge di intervistarlo.
I giornalisti hanno nomi come Mr. Leccaculo, Mr.Audace, Mr. Rispettoso, Mr. Sagace, Miss Incantevole, Mr. Pratico, Mr. Coglimi in contraddizione, Mr. Affascinato, Mr. Ragionevole, Mr. Fattivo...
In generale, non ce n' è uno che faccia una domanda decente, appaiono tutti sdraiati come scendiletti davanti al capo.
Il brano mi è tornato in mente mentre guardavo (zapping) il 'nuovo' Ballarò e il 'nuovo' DiMartedì.
La solita sbobba, la trita ripetizione di luoghi comuni, delle solite domande e delle solite risposte.
Una noia mortale.
Molto meglio 'Piazza Pulita' di lunedì, dedicata alle guerre, all'Isis e al Kurdistan.
Ottimi servizi dal fronte, vero giornalismo.

Non capisco. Come possono questi giovani dire quello che dicono di me ? Come possono scandire quegli slogan, brandire quei cartelli...su di me ?...
Eppure quando ho fatto quel discorso a San Dementia sembrava tutto così...così perfettamente e, se me lo consentite, così brillantemente innocuo. Cinque minuti dopo non ricordavo neanche più che cosa avevo sostenuto. E adesso i miei avversari politici sono talmente desiderosi di spodestarmi, mancano talmente di rispetto, non solo a me, ma all'augusta carica della presidenza, che hanno preso le poche parole inoffensive e assolutamente prive di significato pronunciate da me quel giono e le hanno trasformate in questa mostruosa vergogna!
Signori, io non sono un pivellino, lo so che in politica si gioca sporco.
Ho visto ogni sorta di trucchi e raggiri, falsificazioni, mistificazioni, distorsioni, citazioni fuorvianti, nonché, ovviamente, sfacciate negazioni della verità.
Anni fa sono stato a guardare con disgusto e orrore quando hanno messo in croce il senatore John Mc Catastrophy solo perchè continuava a cambiare idea sul numero dei comunisti al Ministero degli Esteri...

L'altra sera sono andato a vedere 'The look of silence' (che tradurrei 'Lo sguardo del silenzio'), un docu-film dedicato alle stragi di 'comunisti' (un milione di persone uccise) in Indonesia, nel 1965.
Tutta propaganda americana, i comunisti non c'erano: si trattò di un colpo di stato militare in piena regola, e quelle persone sono ancora al potere, impunite, laggiù.
Le vittime, ancora oggi, hanno paura di ricordare, rimuovono, negano, affidano a Dio la vendetta.
I carnefici ne parlano ridendo, esaltandosi nel ricordo, pensandosi ancora eroi e salvatori della patria. Terribile, ma da vedere.

Tricky: Capisco...capisco...Va bene, ci sto! Ecco...così bisogna comportarsi durante una crisi, con risolutezza! Proprio come ho scritto nel mio libro: 'Un agire risoluto allenta la tensione che va accumulandosi nel corso della crisi. Quando la situazione richiede che un individuo si trattenga per un lungo periodo dall'agire con risolutezza, allora la crisi può diventare estremamente sfibrante'.
Vedete, il punto non è che cosa si decide, ma il fatto stesso di decidere.
Altrimenti c'è quella dannata tensione, troppa tensione, e vi garantisco che si rischia di crollare.
E io fino a quando sarò Presidente degli Stati Uniti non crollerò, voglio che questo sia ben chiaro.
Se leggete il mio libro, vedrete che tutta la mia carriera consiste, più che in qualunque altra cosa, in questo:non crollare. E non intendo cominciare adesso...

(le citazioni sono tratte da Ph.Roth, La nostra gang, Einaudi)

Non sembra di sentire Renzie ?
Anche ammettendo che non siano in malafede e che ci amino davvero, e che facciano tutto questo (anche) per il nostro bene, e che ci credano sinceramente (è dura, ma proviamo a crederlo).
Ammesso e non concesso tutto questo, Renzie mi sembra come quell'ex fidanzato che ha avvinto in un abbraccio mortale la sua ex e si è buttato dal settimo piano con lei, ammazzando entrambi.
Questi non crollano, dicono.
Ma quando crollano ci portano con sé nell'aldilà, per amore.
E forse moriremo solo noi, per giunta.

Loro hanno sempre il paracadute, anche quando fanno la scena di suicidarsi.

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