domenica 14 settembre 2014

capo fraschetta

Checchè ne dicano giornali e tv la manifestazione a Capo Frasca è stata un vero flop.
5000 persone, dopo tanto battage e tante adesioni apparenti, è un numero di partecipanti davvero esiguo.
Un grande bluff, insomma.
Peraltro, la qualità dei partecipanti era bassissima, un mix esplosivo di selvaggi, professionisti della politica e radical chic.
No, non voglio le basi militari,
Ma non voglio partecipare neppure a questa roba, mi dispiace...

I decapitati si susseguono nei video dell'Isis, che viene così presentata come mostruosità infame e senza cuore.
Cameron e Obama si stracciano le vesti davanti a tanto orrore.
Sarebbe interessante mostrare, in parallelo, le foto di tutti gli arabi che abbiamo ammazzato in questi ultimi anni, da terra e dal cielo,nei villaggi afgani o iracheni, in Africa e anche in Europa, nel nostro Mare Nostrum, dentro i barconi.
Sarebbe bello vederle una ad una, insieme a quelle dei torturati a Guantanamo (che sono ancora lì, ovviamente).
Così capiremmo che i mostri non sono da una parte sola, almeno...

Quel che spaventa dell'Isis è vedere come colpiscano giornalisti e volontari, persone comuni, innocenti e colpevoli di essere solo se stessi, e vengano presentati come rappresentanti dei loro governi o stati.
Pagheremo noi, persone comuni, al posto di chi ci governa.
E' un prezzo molto alto per la nostra collusione, sapendo che i nostri capi resteranno ben difesi nei loro fortini.
E' la guerra, una follia assoluta, come ha detto il Papa a Redipuglia.
Grande discorso il suo: soprattutto quando ha parlato di terza guerra mondiale già in corso, ma 'a pezzi' e ha chiesto all'umanità di mettersi a piangere, di piangere su stessa, e così di apprendere qualcosa dalle guerre trascorse.
Ed invece nulla: non siamo capaci di piangere su noi stessi. E di apprendere.
Ripeteremo tutto il novecento, guerre e lager compresi, all'ennesima potenza.
Sta già accadendo, basta decidersi a vederlo.
Lo stiamo già rifacendo.
La catastrofe è anche questo: una catastrofe della ripetizione infinita, del non apprendimento, della retorica pacifista e della retorica militare, come sempre.





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