martedì 15 luglio 2014

basta un poco di zucchero...?

Questa prima metà dell'anno, per quanto mi riguarda, pare sia stata appaltata ad un'impresa di demolizioni.
Due botte in bici, e ancora ne sento i postumi, e chissà per quanto...
La morte di papà a funestare il viaggio, possibile oasi di pace.
Totale assenza di incontri nuovi, di sesso, carezze o qualunque cosa possa avvicinarsi.
Vuoto pneumatico mentale, spossatezza d'idee mai raggiunta, sfinimento immaginativo.
Anche l'ironia traccheggia.
Rapporto col mondo caratterizzato da parole come: tagliare, nascondersi, rifuggire, separarsi, chiudere.
Rapporti con la vita in bilico come non mai.
Mi appare spesso prima di dormire un uomo che spara alla tempia di un altro, ed entrambi hanno le mie sembianze.

Cerco di spostare in avanti il tempo con libri lunghissimi da leggere e da finire o con progetti di viaggi in luoghi lontani.
Ma è ormai puro mantenimento.
In fasi come queste non riesco a fare altro che abbandonare ed arrendermi.
Mi dedico alle attività primarie che posso autogestire: mangiare, dormire, camminare.
Già parlare è complicato, leggere sempre più faticoso, scrivere un impegno da prendere ogni volta con me stesso (con scarsi risultati, peraltro).
Se vi annoio con questi piagnistei, smettete pure di leggere.
Non saprei cos'altro dire, nè a voi nè a me.

Basterebbe poco, forse, per uscirne.
No, non è vero. Poco, non mi basterebbe.
Di solito ho un buon occhio verso le occasioni della vita.
Ma chi le vede ?











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