giovedì 24 aprile 2014

sbruncati

Non sono un esperto di sardo, ma quando cadevo in avanti col mento a sbattere e grattare per terra, per aver corso od osato troppo, o anche solo per negligenza e distrazione, mia madre emetteva il duro verdetto: 'ti sesi sbruncau'.
Come non ripensare a questo nel vedere la statua del Cristo morto e crocifisso, riprendere coscienza e buttarsi a capofitto all'ingiù, oltre la parabola scelta dall'architetto Job, nei giorni subito dopo la Pasqua di Resurrezione, e a pochi giorni dalla santificazione del Papa polacco ?
Impressionante la caduta in avanti, tutta d'un botto, senza preavviso.
E impressionante la visione del Cristo a pezzi, spezzato, per terra.
Cristo sbruncato (e devoto disabile sepolto, non ancora risorto).
L'hybris, a un certo punto, si paga.

Pensi una cosa simile quando vedi il monte sopra Courmayeur franare di giorno in giorno, come tanti altri.
Centinaia di situazioni simili in Italia, ammette Gabrielli.
E vedi che anche lì, nonostante l'evidenza, la gente minimizza, fa dell'ironia, spera di tornare a casa e alla 'normalità'.
Un simpatico montanaro ha glossato: 'Dobbiamo preoccuparci quando le pietre salgono in alto, non quando scendono!'.
La Protezione civile, fiera di sè, ha dichiarato: Finalmente si fa prevenzione, e non si arriva dopo il disastro...'.
Come se la prevenzione riguardasse gli uomini da salvare e non la natura da proteggere: e meno male che l'antropocentrismo era una categoria superata...!

Pensi lo stesso quando vedi Berlu andare a firmare per far finta di compiere un servizio sociale (speriamo che stia a casa,a questo punto, e la smetta di fare l'animatore della nostra vita o di quella di quattro poveri anziani in attesa dell'altro mondo).
Pensi al suo triste decadere, all'abbandono dei suoi più fidati, al declino elettorale che arriverà a breve, ai parassiti da cui è ancora circondato....
Viene tristezza a pensarci, anche per una bestia come lui.
Sbruncata.

Anche il giovane fringuello, neoBerlu del PD, va verso la sbruncatura.
Corre troppo, e gli inciampi non mancano.
Forse se la scampa a queste europee, e per un pò ancora, ma la sua sorte è segnata.
Il paradosso è che l'unico che lo protegge dai suoi 'amici' è il suo 'nemico'.
Quando lui lo mollerà (o per scelta o per necessità) sarà la fine, ed anche lui cadrà dalla croce, anzi con la croce, a capofitto.
Ed il suo urlo si sentirà in tutta la val Camonica.
Sotto la croce, noi, ad attendere lo schianto, e a finire sotto, da buoni disabili.
Che sino all'ultimo staremo lì a guardare, a fare gite e picnic, ad attendere il nulla, a sperare e a pregare...



Nessun commento:

Posta un commento