lunedì 24 marzo 2014

EXPLO' 2015

Quando ragazzi felici andavamo alla scuola 
con la cartella a tracolla ed in tasca la mela 
per il futuro avevamo un vestito di gala 
quante speranze di gloria di celebrità 
ma inesorabile il tempo tracciava il cammino 
e a testa china anneghiamo nel nostro destino. 

Addio sogni di gloria 
addio castelli in aria...


Così cantava Claudio Villa, mi pare, mezzo secolo fa.

Niente di più attuale, direi.

L'Expò 2015 già si dibatte tra latrocinii e tangenti, arresti e rappattumate tra dirigenti.

E intanto si santifica il povero Berlinguer, e la sua povera 'questione morale'.
Mentre si continua a rubare e a murigare, proprio come i topi nel formaggio o le volpi nel pollaio. E i polli siamo sempre noi.
Exploderemo, finalmente, nel 2015 ?
Renzino ce la può fare, ci può aiutare molto...
Lo scolaretto di belle speranze inizia a scontrarsi con la realtà dei compiti e delle discipline da studiare, contro le quali ben poco possono entusiasmo e slogan.
Chi tocca muore.

Sono talmente messi male che dovranno anche rinunciare agli F35, fiore all'occhiello di non si sa quale esercito o quale potenza militare. 

Tentano -ancora una volta- di vendere e privatizzare tutto quel che possono, peraltro senza riuscirci.
Tentano di dare il colpo finale a chi ancora lavora dicendo che lo si fa per i giovani, per dare lavoro (precario) a loro. Ammazzeranno gli uni e gli altri.

Segnali di guerra arrivano da separatismi e annessioni, da astensionismo di massa e derive ultra-destre. Se la democrazia si fa populismo, a quel punto perchè stare a sinistra o al centro ? Sempre meglio la vera destra, dà più garanzie.

In Ucraina, in Francia, in Veneto avvengono eventi in questi giorni che ci spingono a pensare a quel che sta per accadere alle prossime elezioni Europee.
Per quante promesse in extremis possano fare i partiti l'Europa, dal punto di vista politico-culturale, è spacciata.
Sarà divorata, e giustamente, da sè stessa. 

Come l'uomo di Her, che si innamora di una sensuale, ed umana, voce al computer.

Pensa di governare la sua vita, di poterla gestire con i suoi sistemi operativi.
Ma proprio il suo OS lo avvinghia e lo seduce, senza scampo.
Alla fine, non gli resta che soffrire, chiudere il pc, e tornare dagli amici, quei pochi che gli restano.   
In una metropoli senza vita.
Addioooo sogni di gloriaaa...





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