sabato 1 marzo 2014

democrazie e populismi

E' bizzarro che nessuno si provi a dare del populista a Renzi.
Eppure il suo parlare e fare si avvicinano molto alle demagogie di un Chavez, di un Peròn, o di un Berlu.
Eppure la sua verve carismatica, il suo essere 'un uomo solo al comando', non ha nulla di democratico.
Altri dittatori hanno fatto almeno finta di passare per le elezioni...Lui neppure questo.
Ma gli si perdona tutto, ora. Perchè è in missione per salvarci.

Siamo in mano a quattro terribili demagoghi e populisti: Renzi, Berlu, Grillo e Napo.
Nessuno di questi sa cosa sia la democrazia, anzi non vogliono saperlo.
Renzi la confonde con il liberismo americano in salsa scout.
Berlu la concede solo ai mercati e alle borse.
Napo se l'è dimenticata già nel '48.
E Grillo si dedica alle purghe per reati d'opinione e lesa maestà (la sua).

Ma come si può non essere demagoghi e populisti in una fase storica in cui non si può fare niente di quel che si promette ?
Ieri il Consiglio dei Ministri ha preso un sacco di decisioni, dando la sensazione di 'fare qualcosa per il paese'. Ma dove andrà a finire anche tutto questo decidere e fare ?
Nel nulla burocratico e amministrativo, come tutto quello che han già fatto Monti e Letta.
Oppure a peggiorare le cose, come dimostrano la legge Fornero o la Gelmini.
Fare, a partire dalle cornici attuali e dalle premesse erronee che ci governano, è solo un ulteriore perseverare nell'errore.
Parlare di crescita, sviluppo, competizione globale non ha più senso.
Ma è inutile tentare di opporsi -politicamente- alla follia.
Ci pensano da soli e meglio i tassi di disoccupazione crescenti, il debito crescente, i suicidi crescenti, il vuoto crescente, le brache calanti...
Sotto il vestito, il niente.






Nessun commento:

Posta un commento