venerdì 31 gennaio 2014

bentornato monsieur guillotin

Visto che hanno deciso di entrarci e di farsi votare, l'unica cosa che una vera opposizione può fare oggi in parlamento è quello che stanno facendo negli ultimi giorni i deputati del movimento 5 stelle: occupare, bloccare, paralizzare le istituzioni, cercare di non farle funzionare, ostruirle.
Fare i noTav dentro l'aula, insomma.
La democrazia è già finita da tempo, occupata e violentata proprio da chi ci governa e che continua a fregarsene di noi, e di tutti voi che votate ancora.
In primo luogo Napo, garante delle banche, della ragion di stato, delle trattative con la mafia, dei militari e dei loro prossimi golpe, e non certo della costituzione.
E poi i soliti noti, i suoi scherani e burattini di turno, agli ordini di Draghi: presidenti del consiglio, nani e ballerine, fonzies blairiani in ritardo, onorevoli disonorati, senatori senza senno.
Viva quindi l'azione diretta dentro le camere, viva la messa in stato d'accusa del vetusto Mazzarino.
Non perchè possano aver successo nella sostanza o nell'obiettivo che si prefiggono, anzi.
Ma perchè drammatizzano il conflitto, lo espongono e lo dissotterrano, rompono la finta pace che copre violenze e inculate a sangue.

La situazione è disperata per i 5 stelle, che giustamente si sentono dei topi in tagliola.
La legge elettorale che sta per essere approvata li toglie di mezzo e li emargina in aula, riducendoli a terza forza ininfluente.
Se provano a forzare come nei giorni scorsi, vengono accusati di squadrismo e di picchettaggio molesto.
Resta aperta una prospettiva aventiniana, con incerte conseguenze.
Ma certo è terminata la fase della speranza di poter cambiare le regole e le istituzioni seguendo le regole.
Le regole sono e saranno fatte da chi sta al potere e da chi ne fa le veci, che si chiamino Letta, zio o nipote, Berlu, Monti, Saccomanni o Renzi.
Quando un gioco è truccato, l'unica possibilità è non giocarlo e non farlo giocare, farne un altro, o far saltare il banco.
I 5 stelle l'hanno finalmente capito e ci stanno provando.
L'ex fascista Gasparri li accusa di mettere a repentaglio la libertà e teme che un giorno possiamo svegliarci con un dittatore che fa proclami in tv per riportare l'ordine.
L'ex pasionaria di sinistra Boldrini agita la ghigliottina e la usa per far passare un decreto illegale che foraggia le banche, si barrica nei suoi uffici e difende il palazzo e i suoi torti marci.
Ma questo è ancora niente...
Ben altri casini, ben altre trappole, ben altre violenze e soprusi, ben altre ghigliottine ci attendono.





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