mercoledì 11 settembre 2013

anche per oggi non si ...vota

E un altro giorno è andato, la sua musica è finita...
E l'amore è uno strano Augello...
Anche per oggi non si vo...ta!
Trallallàtrallallàtrallallà...

Ecco, mi vengono in mente un pò di canzoncine, stamattina...
A vedere quel che avviene nelle aule di S.Ivo alla Sapienza.
La Commissione, in barba a tutti i proclami del tipo 'la legge è uguale per tutti' e 'o siamo uno stato di diritto o siamo una repubblica delle banane'...) prosegue a perder tempo e non votare la fuoriuscita di Berlu dal Senato.
Prende tempo, e di giorno in giorno, di mese in mese, il tempo passa e lassù proseguono a non fare quel che andrebbe fatto e a fare quel che non andrebbe fatto.

In prima fila, come sempre, il nostro amato Napo, che -bisogna dirlo- non perde un colpo.
D'altronde ci aveva avvertito, al momento del suo nuovo insediamento: ora comando solo io, non contano più niente nè la Costituzione, nè il Parlamento, nè la legge.
Io sono qui, decido io, e questo Governo smetterà di esistere solo quando andrà bene a me.
E certo non ora.
E certo non facendo fuori Berlu proprio ora che, sotto il giogo della condanna, è costretto -volente o nolente- a governare con Letta.
All'Europa Berlu non va giù, ma Letta garantisce per tutti (d'altra parte perchè la finanza internazionale dovrebbe dubitare di un uomo che governa proprio per conto delle banche ?).

Quindi, dopo aver fatto fuori i risultati elettorali e senza aver fatto nulla per modificare la legge elettorale, il Governo delle larghe intese continua a far finta di nulla e va ora all'assalto dell'art.138.
Quando si andrà a stabilire per legge quel che di fatto siamo già (un regime presidenziale), il gioco sarà fatto.
A quel punto si potrà anche andare a nuove elezioni.
E vedrete, Berlu sarà ancora lì, vivo e vegeto.
Finchè morte non ci separi.

 

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