venerdì 19 luglio 2013

isteria siberiana

'A sud del confine, a ovest del sole', disse.
'Cosa significa a ovest del sole ?'
'Esiste un posto così, disse lei. Hai mai sentito parlare di una malattia chiamata isteria siberiana ?'
'No'.

'Mi è capitato di leggere qualcosa in proposito tanto tempo fa, forse quando ero alle medie. Non ricordo su quale libro...comunque si tratta di una malattia che colpisce i contadini che vivono in Siberia. Prova ad immaginare di essere un contadino che vive da solo nella landa siberiana. Lavori ogni giorno nei campi e non vedi assolutamente nulla intorno a te.
A nord, l'orizzonte, a est, a sud e a ovest, ancora l'orizzonte. Non c'è altro. Ogni giorno, quando a est sorge il sole, esci per lavorare nei campi e quando il sole è alto nel cielo, ti fermi a riposare e a mangiare. Quando tramonta, a ovest, torni a casa e ti addormenti...
Prova ad immaginare di essere uno di quei contadini...'
'Ci sto provando'.

'Poi, un giorno, qualcosa dentro di te muore'.
'Cos'è che muore ?'
'Non lo so, qualcosa. 
Giorno dopo giorno, vedi il sole sorgere a est, attraversare la volta celeste e tramontare a ovest e alla fine dentro di te qualcosa si spezza e muore. 
Lasci a terra la zappa e cominci a camminare con la mente svuotata da ogni pensiero, verso ovest, a ovest del sole. Continui a camminare per giorni, senza mangiare nè bere, come un invasato.
E un giorno ti accasci al sole e muori. 
E' questa l'isteria siberiana...'


(Haruki Murakami, A sud del confine, a ovest del sole, 1992).

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