lunedì 6 maggio 2013

spigolature, d-orature (e s-trigliate) lituane

Non e' facile guardare i nostri Letta & C. e vedere le statue eroiche dei re conquistatori e fondatori della Lituania: Vytauto, Gedimino, Mingaudo. Che nomi, eh !
Gia' questo fa la differenza.
Anche se non hanno mai vinto una guerra, pare.
Le hanno sempre prese anche dai polacchi, che le hanno sempre prese da tedeschi e russi, che si sono sempre accordati tra loro per far fuori polacchi e lituani.
Ecco perche' qui ricordano tutti la volta che hanno sconfitto i Cavalieri Teutonici a Grunwald (ma era il medioevo ed erano alleati con polacchi e tartari...)

Al momento si occupano solo di basket, e tra loro vanno di moda caffe' vero (cosi' lo chiamano) e pica (cioe' pizza). L'omologazione avanza anche qui.
Bei giri in bici sul fiume, anzi sui fiumi: qui confluiscono insieme il Nemunes, tedesco, e la Neris (russa), che gia' passava per Vilnius (gli abitanti hanno scelto per la loro citta' il nome del torrente Vilna e non del grande fiume, pero', per non darla vinta ancora una volta agli invisi russi).
Gia' li odiavano e temevano prima dello stalinismo, ma dopo...!

I lituani sono baltici, si sa.
Ma basta la vicinanza del mare e gia' sembrano mediterranei, quasi solari e sudisti rispetto ai polacchi, che pure stanno a sud, ma il mare non lo vedono neppure col binocolo.
Ho trovato delle belle giornate qui a Kaunas, gente ospitale e vogliosa di sentirsi Europa.
Dicono che qui sia il vero centro geografico del continente, un po' come a Rieti insomma, che dicono di essere il centro d'Italia.
Domani notte, strano a pensarlo ora, saro' di nuovo a casa.
So che non ci sara' piu' il divo Giulio ad aspettarmi vivo.
Anche i diavoli muoiono, se sono cattolici.
Ora poteva farlo.
Ben altri diavoli ci dominano e ci attorniano, coi loro modi suadenti e pieni di una violenza infinita, che neanche loro sospettano...



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