mercoledì 15 maggio 2013

affaticamenti

Ci sono giorni come questi in cui non riesco neppure a scrivere sul blog.
Starei a sonnecchiare tutto il giorno, mi fischiano le orecchie e si tappano, come se non volessero più sentire nulla. Chiuderei gli occhi per giorni e notti, come se non volessi più vedere nulla.
E parlare mi costa, molto.

Quando sento biascicare Napo in tv mi viene voglia di sbattergli una spranga sui denti.
Quando vedo don Letta fare le sue omelie a tutti, attorniato dai suoi ministri divini in conclave, mi piacerebbe che bruciassero tutti dentro l'abbazia e mi vengono manie da piromane.

La rabbia sale dentro di me, sento che ci stanno inculando di brutto e che non si vedono reazioni adeguate, se non autodistruttive o disperate (gente che si autoimmola, si incendia, ammazza sè e i parenti, piccona per strada i passanti, rapina i supermarket...).
In una violenza che cresce ed inizia a manifestarsi come unica risposta alla frustrazione e all'oppressione senza più remore in corso.
Le nostre società sono ormai governate da un'oligarchia senza speranza e senza futuro, che non ha la minima idea di come uscire dal casino in cui siamo, ma che continua e insiste ancor più sfrontatamente a guidarci e a dominarci.
La maggioranza delle persone prosegue ad obbedire, a sottostare rassegnata e, in parte, ad identificarsi nei potenti (l'idolatria berlusconiana, ma anche l'ignavia degli elettori PD sta lì a confermarcelo ogni giorno...).
L'alternativa grillina, giorno dopo giorno, mi pare sempre più avvitata in se stessa e sempre più avviluppata dal sistema istituzionale che voleva cambiare.

I dominanti attendono la violenza degli altri, ben sapendo che potranno approfittarne ancora, come sempre, per serrare i ranghi ed ergersi a difensori della nostra sicurezza.
Già accusano qualunque dissenso e protesta che vada oltre gli eufemismi della retorica unitarista di essere violenza e di prefigurare attacchi eversivi contro lo Stato e la sua augusta stabilità.
Già chiamano antipolitica qualunque tentativo di opporsi alla loro anti-politica.
E i mass media sono quasi tutti schierati, senza speranza.
Fa impressione assistere al livello di manipolazione della tv e di quasi tutti i giornali.
Lo so che ripeto spesso le stesse cose, ma questa realtà è veramente ripetitiva e sembra davvero incapace di qualunque cambiamento.
Scusate lo sfogo, starò zitto per qualche giorno ora...

ps: sino a venerdì: alle 17 presento 'Imparare dalle catastrofi' con l'amico Caserini (sala della Pinacoteca, nella Cittadella dei Musei).




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