domenica 21 aprile 2013

il marmo e la rosa

Ora siam giunti al tempo della scelta,
tra l'esile rosa della mano
e il marmo in cui è morta ogni radice...
(R. Frost)

Quel che è avvenuto ieri, con la rielezione di Napo, spero abbia convinto anche i più renitenti che la catastrofe è in corso ed è giunta ad uno stadio avanzato, prossimo al collasso.
E che, tra le pieghe di questo processo più ampio, vanno a definirsi compiutamente e palesemente le vene profonde del potere e del dominio in cui si muove il sangue malato del nostro paese e di tutti i regimi cosiddetti democratici.

Non sono stupito di quel che sta accadendo, anche se neppure io avrei immaginato un tale -sconfortante e disperante- livello di rimozione, stupidità e spudoratezza.
Un riflesso condizionato all'arroccamento, che non lascia scampo nè a chi lo fa nè a chi dovesse passivamente subirlo.
Una vana strategia di pura sopravvivenza, mentre già cadiamo nel baratro.
Dopo mesi di teatrino e messinscene e apparenti colpi di scena ci ritroviamo davanti alla verità sostanziale e brutale di quel che siamo: un vecchio sistema di potere feudale balcanizzato e globalizzato.

La separazione tra il Palazzo e le persone è ora un abisso ancor più invalicabile.
Il retorico rito elettorale si rivela in tutta la sua vuota inconsistenza, così come le mille chiacchiere sul cambiamento.
Che il gioco fosse truccato era chiaro da tempo.
Da astensionista convinto, non posso che compiacermene.
Spero che anche Grillo si renda conto dell'ingenuità assoluta e dell'illusorietà totale delle sue speranze.
Le regole del gioco non sono quelle dichiarate, e non si decidono a suon di voti o di decisioni parlamentari.
Le regole vere sono altre, coperte, sempre identiche a se stesse, e si decidono altrove.
Inutile giocare e provare ad opporsi a chi bara, proseguendo a tentare di giocare correttamente.
E' possibile che il M5S avrà tutto da guadagnare -in termini di voti futuri- dalla rielezione di Napo o da un Governo Letta-Amato etc etc.
Anche perchè tutto sarà sempre più ingovernabile e disastroso e niente si potrà tenere in piedi, in alcun modo e -dentro il modello e le premesse liberiste- qualunque cosa facciano.
E i voti potenziali per il M5S nei prossimi mesi potrebbero crescere, a partire da questo.
Ma il voto ed internet non bastano e non basteranno.
I cittadini eletti a cinque stelle dovrebbero riconoscere di aver sbagliato a fidarsi delle istituzioni e avviare delle campagne di resistenza nonviolenta di massa (ad es. ritirarsi dal Parlamento, lasciando tutti gli 'impresentabili' là dentro, da soli, e creare un governo parallelo...).
La guerra civile a bassa intensità fa ancora un altro passo avanti nel nostro paese.
La democrazia si trasforma definitivamente in una mera questione di ordine pubblico.









1 commento:

  1. La cosa potrebbe non essere un dramma, se non fosse che trasforma la Repubblica italiana in una monarchia assoluta e la consegna a un governo di mummie, con i dieci saggi promossi ministri e il loro programma Ancien Régime a completare la Restaurazione. Viene in mente il ritorno dei codini nel 1815, dopo il Congresso di Vienna, con la differenza che qui non c’è stata rivoluzione né s’è visto un Napoleone. (Travaglio, da Il Fatto...)

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