mercoledì 6 febbraio 2013

qualche grillo per la testa

Ieri sera sono andato al comizio-show di Grillo.
Un uomo grande, che si sta spendendo per un'idea e che si gioca la vita.
Un sessantacinquenne, con tanta energia, ironia ed intelligenza.
Che ha messo su un'impresa davvero interessante, con tante facce nuove in lista, gente normale...
Con un programma che condivido al 95 %, capace di guardare avanti, con una visione catastrofico-evolutiva che è unica nel panorama politico italiano.
Se andassi a votare, senza dubbio, voterei i Cinque Stelle.
Ma...

- C'è una distanza enorme tra lui e i suoi candidati, in chi ci dovrà rappresentare, se eletto.
Persone troppo normali, troppo 'piccole', sinceramente.
Ieri, non sapevano quasi parlare in pubblico: non dico carisma, neppure uso della lingua italiana, e nessuna gestione dell'esperienza politica pubblica...
Il rischio è che, messi in Parlamento:
- seguano Grillo sino alla morte, senza pensieri autonomi;
- seguano altri, se ben ricompensati (l'esperienza dipietrista docet);

- Che seguano solo se stessi, dimenticandosi di noi ('che vengano trasformati dalle istituzioni', come si dice...).
Coltivano ancora la grande illusione che, se entrano loro in Parlamento, il Parlamento cambierà e sarà tutta un'altra musica. Sinora, l'esperienza ci dice che sono le istituzioni a cambiare le persone e non viceversa.
E non mi pare che queste persone abbiano caratteristiche migliori, siano più capaci o più resistenti alle lusinghe ed alle inerzie del potere politico così com'è.
Votarli e dare alla Politica un'altra chance ?  Non me la sento.
Questa volta starò a guardare e a tifare dalla panchina (mi viene bene, ultimamente); e lo prometto, se resistono e vanno avanti bene per una legislatura, alla prossima li voterò.
Tanto credo che si tornerà a votare molto presto.
Non accadono miracoli, e parlare di stabilità con questa legge elettorale ( e con i veri poteri forti che ci avvolgono) fa solo ridere.

- Non hanno alcuna possibilità di fare e di far fare quel che dicono.
Non potranno mai governare e loro stessi lo escludono, se non da soli (ipotesi molto improbabile, mi pare).
Quindi, di cosa parlano ?
Mi dispiace per loro, anche io vorrei molte delle cose che promettono (riconversione energetica, reddito di cittadinanza (la Fornero oggi blatera che un salario senza lavoro è umiliante...meglio invece un lavoro senza salario come ora, anche grazie a lei ?), democrazia diretta e in rete, difesa dei beni comuni, no Tav...)...
Ma -sinceramente- chi ci crede ?
Neppure il PD, che avrà il 30% e il presidente del consiglio, potrà davvero governare questo paese (sempre che lo volesse, cosa di cui dubito ogni giorno di più, viste le sue scelte...).
Figuriamoci i grillini.
Basterà far risalire lo spread di cento punti e far saltare ad arte la borsa di Milano per qualche giorno di fila e qualunque governo salterà in un nonnulla.
A meno che non arrivi Rigor Montis, ovviamente.
Tanto vale, quindi, allearsi da subito con lui come fa Bersani, ancor prima di sapere del voto.
Tanto,  il voto, cosa conterà ?




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