domenica 3 febbraio 2013

gayezze

Il Card. Bagnasco ha dichiarato che, con la legge sui matrimoni aperti in Francia, si è giunti sull'orlo del baratro.
Eccone un altro, tra i soliti catastrofisti !
Ma dai, Cardy, non esagerare.
La Chiesa cattolica, purtroppo, non finirà per così poco.
Ognuno urla 'è una catastrofe!'. Ma non è che lo sarà solo per il suo piccolo mondo e per le sue premesse?
Certo, una catastrofe dei parametri di sopravvivenza ambientale, a mio parere, avrebbero effetti un pò più gravi e diffusi di qualche matrimonio gay.
Ma ognuno è impegnato a difendere il suo campo, pare.
E la morale sessuale, per la Chiesa, è davvero uno degli ultimi (perduti) avamposti di difesa (l'altro è quello delle banche vaticane, ben più munito e vincente: non a caso ancora una volta mi pare ben coinvolta anche nel caso MPS-Antonveneta).

Come la penso io sulla legge francese ?
E' un bel passo, vista la situazione esistente e la violenza tenacemente perpetrata da religioni e stati sulla sessualità e sulle sue scelte. La attendo anche in Italia, anche se ne dubito.
Ma, in generale, sono contrario alla legiferazione su questioni intime, bioetiche e relazionali-interpersonali.
Abolirei i matrimoni civili (e lascerei solo quelli religiosi, se i due ci credono...).
Ritengo quindi non congrua la richiesta di legalizzare le relazioni omosessuali e di renderle paritetiche rispetto a quelle etero; non sono favorevole al riconoscimento di diritti per il fatto che si sia sposati; i diritti per me, in campo privato, devono restare individuali e non relazionali.
E l'amore o il desiderio sessuale non vanno 'civilizzati' o resi parte di 'interessi non sentimentali e/o non libidici'.
Se uno ha voglia e bisogno di convivere con un uomo o con una donna che lo faccia, liberamente, senza alcuna ratifica di legge o alcun vantaggio o svantaggio che derivi da essa o dallo Stato.
Mi rendo conto che appaia una posizione fuori dal mondo, la mia, visto il proliferare di regole, leggi e giuridificazioni del tutto; ma non credo sia una soluzione proseguire su questa strada, perlomeno relativamente a dimensioni così intime e profonde...

Altro discorso, per me, quello della possibilità di avere figli in relazioni omosessuali.
Non mi convince, sinceramente.
Non mi convincono i figli in provetta, gli uteri in affitto, le adozioni a cazzo.
Aborro questa voglia di famiglia, qualunque essa sia.
E questa americanizzazione-tecnologizzazione crescente della nostra vita.
Non trovo giusto che scaturiscano artificialmente dei figli da relazioni omosessuali.
Non tutto quel che desideriamo si può avere, solo perchè posso ottenerlo (con la legge, con i soldi o con la tecnica).
Una cosa è la libertà di avere relazioni con chiunque, una cosa è quella di aver figli con chiunque e, soprattutto, comunque.
Uno dei limiti naturali della relazione omosessuale è quello di non poter far figli: e, secondo me, va accettato.
Bambini ce n'è già abbastanza.
Sì, sono un conservatore, vivo su questo l'ebbrezza di sentirmi tale, rinfacciatemelo pure...

Ed ora vado in Chiesa, è l'ora di cantar messa...
Laudate Dominum.




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