venerdì 4 maggio 2012

come farci la festa

Da quando sono tornato dal ghana, sono rimasto un bel pò a casa o nelle vicinanze. Il mio quartiere era circondato da feste civili e religiose (ma che differenza fa, ormai ?) e ho preferito 'stare al coperto'. Il manifestino 'antifa' (nome più moderno del solito, vecchio 'anrifascista', ma che nasconde sempre la solita sbobba, mi pare,,,) per il 25 aprile recitava: FACCIAMO PULITA LA NOSTRA CITTA' e, a fianco, il disegnino di una svastica che viene buttata nella pattumiera (della storia?). Mi ha colpito l'utilizzo di un linguaggio tipicamente nazista (e leghista, si parva licet) per attaccare i nazisti: il mito della pulizia e dell'igiene del mondo applicato contro chi l'ha propagandato e creato. Slogan consapevolemnte paradossale, figlio di una scelta stituazionista ? Purtroppo non credo. Non si è ancora imparato niente da quel che è già successo in Italia ed in Europa, dopo cinquant'anni di divieti e opposizioni 'antifasciste' di facciata. Ci si ripete, ad età diverse, e senza apprendere nulla dalla storia (se non gli slogan nazisti). Si è poi festeggiato il 1 maggio, Festa del Lavoro (!?). Qui a Cagliari ci tocca vivere, in contemporanea, anche il trito rituale di Sant'Efisio, una palla totale che si ripete da vari secoli, puro folklore per turisti ormai (salvo per quei pochi 'religiosi' che dicono ancora di crederci...). Ma torniamo all'altra festa, quella che celebra la vera religione in decadenza, quella del Dio Lavoro. Una festa triste, che non c'è, dice Fornero il coccodrillo, sempre pronta a piagnucolare mentre ammazza la gente con le sue riforme da stronzissima integralista fanatica del Lavoro qual'è. Il lavoro non c'è e non ci sarà più, diventa soltanto simbolo da adorare e da richiamare in vita, come in una seduta spiritica senza più l'ospite. 'Salviamo il lavoro!' era uno degli slogan. Ricorda 'Salviamo i panda' e avrà gli stessi effetti. Mantra salvifici, senza senso nè effetto, come sanno anche gli stessi che li pronunciano, tentando ancora di ipnotizzarci, sacerdoti del nulla. Intanto il Moloch-Dio Lavoro continua a mietere vittime sacrificali: gente che si suicida, che si barrica e si asserraglia dentro banche e agenzie delle entrate, che vive gravi depressioni;gente, abbandonata a se stessa, individui ormai soli, che hanno sempre vissuto di lavoro e che non riescono a pensare la vita altrimenti. Un delirio totale, quasi come il campionato di calcio. E tutto questo perchè neppure ci proviamo a cambiare premesse su come viviamo e come stiamo su questa terra. Ma quali colpe profonde dobbiamo espiare per riuscire a stare dentra questa accettazione supina del sacrificio e della rinuncia a vivere ? E senza proposte collettive, mai. A proposito: qualcuno riprende a palare di obiezione fiscale, all'IMU questa volta... Ben venga, se qualcuno volesse farla davvero, pubblica e politicamente motivata. Certo, se la propone la Lega...! Alla tv la Vodafone non si smentisce. Ora, al suono di 'Scende la pioggia', fa piovere su tutti, a milioni, i suoi nuovi tablets. Su buoni e cattivi, su ricchi e poveri, come se tutto fosse dovuto, e in regalo. Anche da noi, tra poco, come in Ghana o in Albania, ci sarà 'piazza Vodaphone' ? Io proseguo, mestamente, con il mio antiquato cellulare, e non sollevo gli occhi al cielo, Spero nella pioggia, ma nel nord del Ghana, e di acqua vera, e che sia tanta! Intanto, mi hanno rubato -in mia assenza- il pc portatile dallo studio all'Università. Ma questo sarebbe piccola, seppur triste, cosa. Il bello è provare a denunciarne la scomparsa ai carabinieri: sembra di vivere in una vera barzelletta. Tra dubbi burocratici e cambiamenti senza senso, c'è proprio da ridere. Mi viene talmnete da ridere, che non riesco neppure a trovare la forza per raccontarvelo...almeno per ora!

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