sabato 18 febbraio 2012

Yiddish Mama

24 agosto 1986
Enrico, Titti e tutta la truppa sono in campeggio a Porto Pino...
A volte la solitudine mi afferra e mi riempie di angoscia.
Spesso mi domando dove sia finito il cuore di Enrico, cuore del mio cuore.
Oggi è diventata una colpa mostrare amore verso i propri figli, mostrare di aver piacere che stiano con noi, che parlino con noi, che ci facciano un pò di compagnia, che ci confortino come noi abbiamo confortato loro quando erano piccoli e indifesi. In tutti questi giorni, non una telefonata per sentire la mia voce e farmi sentire la sua. Ma non si usa più. E' meglio sentire la voce di Ermete, di Piero, di Stefano, di Luisa, di Tizio e di Caio. 'Oh, che gioia sentirti!'. E non voglio dire che l'amicizia non sia una cosa grande ed indispensabile, ma io per quanto tempo ancora vivrò ? E cosa sarà di questo mio figlio che vuole tutto ciò che vuole ? 
(dal diario di mia madre)

'Ma in Europa dove...?' comincia a gridare dietro di me, mentre il taxi mette in marcia e si allontana dal marciapiede.
'Non lo so, dove..', gli grido io, facendogli arrivederci con la mano, allegramente. Ho trentatrè anni, e mi sono finalmente liberato di mio padre e di mia madre! Per un mese.
'Ma come faremo a sapere il tuo indirizzo ?'
Gioia, pura gioia!  ' Non lo saprete! '
'Ma cosa succederà se nel frattempo...?'
'Nel frattempo che cosa?' rido io. 'Di quale se vai a preoccuparti adesso ?'
'Cosa succederà se...?' E, Padreterno, ma che fa? lo strilla veramente dal finestrino del taxi, sul serio!
La sua paura, la sua ingordigia, il suo bisogno e la sua fede in me sono così grandi che in effetti strilla queste parole per le strade di New York ?  'E se muoro ?'.
(Philip Roth, Il lamento di Portnoy, pp.139-140)

'Lo sai qual'è il mio difetto più grande, Rose? Mi ripugna dirlo di me stessa, ma il fatto è che sono troppo buona...Io gli do tutto quello che ho alla gente -ammette lei, sospirando- e per tutta ricompensa mi prendo un bel calcio in faccia, ecco quel che mi prendo - e la mia colpa consiste nel fatto che per quante volte mi prendono a schiaffi, io non riesco  smettere di essere buona.'
Merda, Sophie, provaci no ? Perchè non lo fai ? Perchè non ci proviamo tutti ? Poichè vedi Mamma, essere cattivi, è la cosa veramente difficile...Vedi, anche io sono troppo buono, Mamma, anch'io sono morale fino a scoppiarne -proprio come te!...Non so fumare, a mala pena bevo qualcosa, niente droghe, non prendo in prestito soldi, non gioco a carte, non riesco a dire una bugia senza cominciare a sudare...sembra che stia passando l'equatore...Beh, va bene, dico cazzo un sacco di volte, ma ti posso assicurare che in totale i miei successi nel campo delle trasgressioni stanno tutti qui, praticamente...Mamma, si può sapere cosa volessi che diventassi io ?...Ma dove l'hai trovata l'dea che la cosa più meravigliosa che potessi fare nella vita fosse di essere obbediente? Un piccolo gentleman? Ma tu pensa in pò, tra tutte le aspirazioni che può nutrire in corpo una creatura di desideri e di lussuria, mi vai a scegliere proprio questa!
(idem, pp.143-145)

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